Il Consiglio di Stato cinese ha emesso la tanto attesa rivisitazione del regolamento in materia di supervisione e amministrazione dell’industria cosmetica. Cosa dovranno fare i marchi per rispettare le nuove linee guida?
Il 29 giugno, il Consiglio di Stato cinese ha ufficialmente emesso il regolamento sulla supervisione e l’amministrazione dei cosmetici, che è stato approvato il 3 gennaio di quest’anno. Presentato per la prima volta nel 1989, le modifiche al precedente regolamento sull’industria cosmetica sono in cantiere da anni ed ora verranno applicate grazie al recente boom del mercato della bellezza in Cina. La revisione del regolamento, che entrerà in vigore nel gennaio 2021, introduce misure globali sulla produzione e le operazioni delle società di cosmetici in tutto il paese al fine di mantenere l’industria della bellezza su una traiettoria di crescita.
Il documento afferma anche che il governo ora separerà i prodotti cosmetici in categorie: cosmetici ordinari e cosmetici speciali con funzioni che supportano il colore dei capelli / permanente, schiarimento della pelle e protezione dai raggi UV.
Il nuovo regolamento manterrà i marchi di nicchia internazionali con un occhio al mercato cinese così come spingerà a uno standard più elevato i marchi di bellezza nazionali emergenti.
Ai prodotti cosmetici, in particolare a quelli importati, saranno applicate misure di supervisione più rigorose. I marchi globali dovranno quindi prestare maggiore attenzione alle loro strategie di marketing locale. Inoltre, il nuovo regolamento punisce le pratiche di pubblicità ingannevole.
Di conseguenza, l’effetto sarà una sfida impegnativa per i marchi e i rivenditori più piccoli o più recenti che spesso scelgono di iniziare a lavorare in Cina tramite canali online.
Con il boom del commercio elettronico di cosmetici nel Paese, queste normative costringeranno presto le aziende a divulgare informazioni complete, autentiche e accurate sui loro prodotti. Inoltre, le piattaforme di e-commerce avranno il compito di ispezionare i marchi di cosmetici o i rivenditori online e di segnalare le violazioni ai dipartimenti di supervisione come la National Medical Products Administration.
Fonte: Wenzhuo Wu – Jing Daily